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Ultimo Aggiornamento: 02/01/2015 22:08
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13/04/2014 16:06



Capitolo Tre: L'alba della civiltà



I Kaldorei
Una razza organica nativa del pianeta, i sotterranei e primitivi Dark Troll, si stabilì vicino alla Well of Eternity ed i poteri arcani di questo luogo ne provocarono l'evoluzione in Night Elf o Kaldorei (che nella loro lingua significa "figli delle stelle"). Queste creature notturne veneravano la dea della luna Elune, che credevano dormire durante il giorno nelle profondità della Well of Eternity. La vicinanza all'immensa magia della fonte rese i night-elf immortali e donò loro una grande affinità magica.
I Kaldorei esplorarono tutto il mondo primordiale e conobbero molti essere misteriosi e potenti come i draghi, ma fu soprattutto l'incontro col protettore delle foreste Cenarius a cambiare il loro destino: il semidio provò una grande simpatia per le giovani creature e gli insegnò i segreti della natura, diventando guida e patrono della loro civiltà. Molti night-elf dell'antichità si misero al suo servizio abbracciandone gli insegnamenti e diventando un tutt'uno col mondo naturale, venendone trasformati nel corpo e nello spirito in creature silvane.

Gli umani primitivi
Nel nord del mondo il popolo dei fieri Vrykul, discendenti dei possenti giganti, vide la propria razza degenerare a causa degli effetti della Curse of Flesh: molti dei loro bambini nascevano infatti piccoli e deboli. Essi se ne disfecero abbandonandoli: contro ogni previsione queste creature reiette sopravvissero e divennero una nuova razza, gli Azotha, umanoidi primitivi e feroci quasi quanto i loro acerrimi nemici troll. Gli Azotha avevano una società di tipo tribale e vedevano nei night-elf delle figure divine, adorandoli pur venendone spesso schiavizzati.

La caduta dell'Impero Mogu
L'Impero Mogu regnò per millenni accumulando grandi ricchezze e conoscienze, ed edificando grandi monumenti servendosi di numerosi schiavi come i Pandaren, i Jinyu e gli Hozen. I mogu dominarono le razze inferiori con pugno di ferro, ma fu siprattutto nei confronti dei pandaren che essi dimosstrarono grande crudeltà: i mogu ebbero infatti visto in loro enormi potenzialità e ne temettero la ribellione, e fecero di tutto pur di piegarne lo spirito. Ai pandaren fu altresì proibito di possedere armi e di imparare a leggere e a scrivere.
Ma i mogu sottovalutarono la forza delle razze inferiori: quando l'imperatore Lao-Fe condannò a morte il figlio di uno dei suoi schiavi Pandaren, Kang, questo trovò la forza di reagire alla crudeltà dei suoi padroni. Kang comprese che la vera forza dei mogu erano gli stessi schiavi che li servivano e li convinse a prendere coscienza della loro situazione e a ribellarsi: inventando uno stile di combattimento a mani nude egli addestrò i pandaren alla lotta e li preparò alla rivoluzione. Con l'aiuto delle altre specie sottomesse i monaci pandaren si ribellarono l'ordine delle cose provocando, nonostante il supporto dei Zandalari, la caduta dell'Impero Mogu.
I monaci pandaren ereditarono quindi dai mogu la responsabilità di vigilare sulle loro terre natie, tenendole al sicuro dai mantid e soprattutto dagli sha: per contrastare queste creature i pandaren svilupparono una cultura basata sull'equilibrio interiore e sul controllo delle emozioni, ed istituirono un corpo di guardiani combattenti chiamato Shado-Pan. I pandaren più emotivi e dal temperamento più problematico, inclini alla curiosità ed all'avventura, verranno invitati ad abbandonare Pandaria imbarcandosi sulla Wandering Isle, un villaggio costruito sul dorso di una gigantesca tartaruga chiamata Shen-zin Su.

I Quel'dorei
Non tutti i night-elf scelsero di seguire gli insegnamenti di Cenarius e dedicarsi alle meraviglie del mondo naturale: molti di loro erano invece maggiormente attratti dai poteri magici della Well of Eternity e si dedicarono allo studio delle sue energie, attingendone ai poteri arcani e diventando degli incantatori. Questi night-elf finirono per considerarsi superiori ai loro fratelli Kaldorei e formarono la casta degli Highborne, Quel'dorei nella lingua elfica. Questi elfi divennero sempre più dipendenti dall'uso della magia e sempre più desiderosi di aumentare i propri poteri, ma più ne scoprivano i segreti e più diventavano arroganti e corrotti. Gelosi della propria posizione sociale, del potere e delle ricchezze accumulate, gli Highborne cominciarono ad organizzare unioni matrimoniali esclusivamente fra di loro: l'esposizione alla magia e le riproduzioni controllate fecero venire al mondo una generazione di elfi incredibilmente portata all'uso delle arti magiche. Alla fine l'egoismo e l'avidità degli Highborne arrivò a vietare alle caste inferiori l'accesso alla Well of Eternity stessa, dividendo così la civiltà elfica in due popolazioni con distinte capitali: la città di Zin'Azshari (ovvero "la gloria di Azshara", così battezzata in onore della loro amata regina) sorgeva sulla sponde della Well of Eternity ed era considerata la capitale degli elfi Quel'dorei, mentre la confinante città di Suramar era immersa nella natura e considerata la capitale degli elfi Kaldorei. Al vertice della società elfica vi erano la bellissima e potentissima Azshara, amata dai suoi sudditi al limite del fanatismo e venerata al pari di una dea, ed il suo consigliere Lord Xavius, un potente incantatore dotato di occhi magici artificiali di cristallo nero in grado di percepire visivamente la magia.
Spronati da Azshara e da Xavius gli Highborne si addentrarono sempre più nei segreti della magia incuranti di quali conseguenze potesse avere il loro sconsiderato uso della Well of Eternity. Attingendo alle sue energie per alimentare un incantesimo di enorme potenza, essi finirono per attirare l'attenzione del leader della Burning Legion: gli Highborne credettero che Sargeras fosse una divinità e si adoperarono affinchè il Dark Titan potesse giungere su Azeroth, per purificare il pianeta dalle razze inferiori ed impure (ovvero chiunque non fosse un Highborne) e renderli degli esseri superiori donando loro poteri oltre ogni immaginazione.

Il primo druido
Il semidio Cenarius prese un giorno tre discepoli per insegnar loro il druidismo: i gemelli Malfurion Stormrage (o Furion Stormrage) e Illidan Stormrage, e la loro amica d'infanzia Tyrande Whisperwind, di cui i due erano segretamente innamorati. Ma solo Malfurion si rivelò adatto ad apprendere gli insegnamenti di Cenarius: Illidan si rivelò infatti maggiormente portato allo studio della magia presso i Moon Guard (un'organizzazione di incantatori Kaldorei) e Tyrande scelse invece di diventare una sacerdotessa della dea Elune. Sotto la guida del semidio il night-elf diventò il primo dei Druid, imparando i segreti della natura e guadagnando l'accesso al segreto regno etereo dell'Emerald Dream. Durante la prima delle sue esplorazioni in questo mondo onirico lo spirito del druido si sentì attirato verso la città di Zin'Azshari e percepì un grande potere magico venir risucchiato dalla Well of Eternity verso una delle torri della capitale, ma le protezioni magiche che circondavano l'edificio gli impedirono di scoprire quale motivo avessero i maghi della corte di Azshara di attingere ad una tale quantità di magia. La notizia preoccupò grandemente il suo maestro Cenarius e, seppur fedeli alla regina, i due videro rafforzarsi ancor più i dubbi che da tempo provavano riguardo alle intenzioni di Azshara e alla purezza dei poteri magici derivanti dall'uso della Well of Eternity.

Pandaria celata
Nella nazione di Pandaria, nel sud del continente Kalimdor, com'era tradizione nel giorno della sua incoronazione l'imperatore dei pandaren Shaoao interpellò un Waterspeaker jinyu affinchè gli annunciasse il suo destino. Costui gli rivelò il contenuto delle sue terribili visioni: nel prossimo futuro un popolo di potenti incantatori avrebbe richiamato dalle profondità dell'universo un esercito di creature malvagie scatenando una guerra che sarebbe culminata con un tremendo cataclisma a livello planetario. Shaoao non aveva alcun desiderio di combattere per salvare il mondo dal suo destino e desiderava solo salvare il proprio regno dal disastro incombente: disperato chiese consiglio all'antico guardiano Jade Serpent, lo spirito della saggezza, che gli disse di dover diventare un tutt'uno con la sua terra purificando il proprio spirito e raggiungendo la pace interiore. Assieme all'amico Monkey King egli intraprese così un pellegrinaggio che gli consentì di dare forma fisica alle sue paure e ai dubbi, di sconfiggerli e di imprigionarli nella terra stessa. Shaoao si liberò dunque del dubbio, della disperazione, della rabbia, della paura, dell'odio e della violenza, ma le emozioni imprigionate nel terreno non erano inermi: esse potevano assumere la forma fisica di Sha ogni volta che qualcuno, abbandonandosi alle proprie emozioni, glielo avrebbe permesso. Ma l'imperatore di Pandaria non si liberò mai dell'orgoglio: sarà proprio l'orgoglio per le sue imprese e capacità, la propria convinzione di poter risolvere da solo i problemi del suo regno, a circondare l'intera Pandaria di impenetrabili nebbie che la separeranno illesa dal resto del mondo quando il cataclisma infine avverrà.
[Modificato da Elwhin 25/08/2014 16:07]
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